22 Novembre 2024
Kiwi

Kiwi (Pixabay)

Con l’arrivo dei primi freddi iniziamo a combattere anche con i primi acciacchi di stagione, in questo anno particolare, preoccupandoci più che mai.

Le abitudini cominciano a cambiare ma in inverno quello che fa più paura è l’influenza. Come combatterla? Con le vitamine, questo ormai lo sappiamo che permettono di attivare le difese immunitarie in modo più veloce e ci proteggono dagli attacchi dei virus.

Tra questi la vitamina C la fa da padrona, difendendo soprattutto le articolazioni ma anche le vie respiratorie, tenendo lontano raffreddore e infezioni varie. Come la assumiamo di solito? Con grandi quantità di arance, il frutto per eccellenza fonte di vitamina.

Tutto esatto, ma dobbiamo imparare ad far uso anche di un altro frutto, diventato ormai di uso comune, che tutti mangiamo, ma che forse non lo associamo a fonte di vitamine, è il kiwi.

Kiwi, una risorsa inestimabile

Il kiwi è un frutto molto amato in Italia, ormai anche nelle nostre terre si coltiva ma forse il suo aspetto protettivo è ancora poco conosciuto. Anche perché c’è da dire che quello verde, classico, non è il solo della famiglia.

Il suo fratello, molto meno conosciuto, il kiwi gold, ovvero quello giallo è un toccasana per affrontare l’inverno e arrivare preparati agli attacchi dei virus. È un frutto miracoloso potremmo dire perché contiene una dose ancora più grande di Vitamina C rispetto al verde e così si affianca all’arancia come alleato della nostra salute nella prevenzione dell’influenza.

In 100 grammi di kiwi verde si rilevano di solito circa 85 mg di Vitamina C, mentre in quello giallo la percentuale aumenta decisamente: oltre 160 mg. Ecco perché il kiwi gold è il re degli antiinfluenzali naturali.

Forse ancora poco conosciuti, i kiwi gold si trovano nei negozi di ortofrutta con provenienza soprattutto dalla Nuova Zelanda. Ottobre è ancora il periodo della loro maturazione, e se biologici, possono essere mangiati anche con la buccia.

Se il kiwi giallo non si trova anche quello verde è ottimo per contrastare i malanni di stagione. Ormai sono diffusissimi nel nostro Paese che è diventato uno di numeri uno per la sua coltivazione.

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