I processi alle streghe, purtroppo, furono una costante nell’Europa (e non solo) del XVI e del XVII secolo, quando le guerre di religione raggiunsero il loro apice e i cattolici, così come i protestanti, mandarono a morire sul rogo molte donne (e molti uomini), “colpevoli” soltanto di non seguire la morale del tempo, di essere troppo liberi e indipendenti o, peggio ancora, di possedere conoscenze che gli altri non avevano. Ecco i 6 più famigerati della storia.
Sebbene la persecuzione delle “presunte” streghe abbia avuto luogo nell’Europa cristiana durante il Medioevo, fu durante le guerre di religione del XVI e del XVII secolo che raggiunse il suo apice, con conseguenze spaventose.
In quel periodo le leggi di molti paesi cattolici, ma anche protestanti, imposero brutalmente la convinzione che la stregoneria fosse opera del Diavolo per soggiogare gli esseri umani e allontanarli da Dio.
Gli storici, ad oggi, stimano che tra le 40mila e le 60mila persone siano state giustiziate per stregoneria in Europa, e nelle colonie americane, dal XV al XVIII secolo e che, il 75% delle vittime, era costituito da donne.
Ecco i 6 processi alle streghe più famigerati della storia, avvenuti in Europa e negli Stati Uniti, che per la loro efferatezza e la loro crudeltà, fanno venire ancora oggi i brividi.
1.Le streghe del tempo
La Danimarca è stata teatro di alcune delle prime cacce alle streghe in Europa. Qui le accuse di stregoneria, spesso, erano collegate a cospirazioni magiche sul tempo meteorologico.
In uno dei primi processi alle streghe che siano mai stati registrati, avvenuto nel 1543, una donna di nome Gyde Spandemager, moglie di un mercante, venne accusata di aver lanciato incantesimi che fecero cessare i venti mentre le navi da guerra danesi inseguivano una flotta olandese nemica.
Dopo essere stata torturata, Spandemager confessò di praticare la stregoneria e nominò diverse altre persone come sue complici, che vennero poi torturate e processate.
Nessuna di queste persone confessò, ma le autorità ritennero di avere prove sufficienti per giustiziare la donna, bruciandola sul rogo.
Diversi processi celebri alle streghe, avvenuti in Danimarca, hanno portato all’esecuzione di centinaia di persone.
Gli storici stimano che circa 250 presunte streghe furono giustiziate nel solo distretto danese dello Jutland durante il 1600.
2.Le ammaliatrici delle onde
Il panico danese delle streghe si diffuse in Scozia nel 1589, quando la principessa Anna di Danimarca partì in nave per sposare il re Giacomo VI di Scozia, che in seguito sarebbe diventato Giacomo I d’Inghilterra.
Dopo che le tempeste hanno quasi distrutto la nave su cui viaggiava la futura principessa di Scozia, la coppia reale si incontrò poi in Norvegia per sposarsi.
Quando il ministro delle finanze danese venne accusato di sottoquotazione delle navi per le tempeste, lui, in tutta risposta, accusò un gruppo di donne di Copenaghen di lanciare incantesimi per scatenare il maltempo.
Una delle sospettate, una donna di nome Anna Koldings, nominò altre cinque donne come streghe, che ammisero tutte, sotto tortura, di aver mandato il Diavolo sulla chiglia della nave che trasportava la principessa.
La Koldings e altre 12 donne furono bruciate sul rogo nel 1590.
3.Il terrore delle streghe scozzesi
Il processo danese alle streghe, e il presunto attacco magico alla sua sposa, spinsero il re Giacomo VI a dare il via alla prima delle cinque “grandi cacce alle streghe” della Scozia.
Nel 1590 Giacomo istituì il suo tribunale per indagare sulle accuse di stregoneria nella città di North Berwick, vicino ad Edimburgo.
Nel 1592 il tribunale aveva già torturato e processato circa 70 presunte streghe, tra cui alcune nobili scozzesi.
Molte furono bruciate sul rogo, tra cui Agnes Sampson, una donna anziana e rispettabile che negò, mentre era sotto severa tortura, di essere una strega.
Alla fine, tuttavia, crollò e confessò di aver complottato con il Diavolo per uccidere il re.
4.L’astronomo e la strega
L’astronomo e matematico tedesco Johannes Kepler (meglio noto in Italia come Keplero. 1571-1630) ha contribuito a dimostrare che la Terra orbita intorno al sole, ma la sua famiglia soffrì molto a causa delle superstizioni del tempo.
Nel 1615 la madre di Keplero, Katharina, che aveva 68 anni, venne accusata di stregoneria dai vicini nella sua città natale di Leonberg.
Gli accusatori affermavano che Katharina usava incantesimi per far ammalare i suoi nemici e che poteva trasformarsi in gatto.
Sebbene Katharina non sia mai stata processata, la sua inchiesta durò ben sei anni e, di questi, quattordici mesi li passò incatenata al pavimento di una cella di prigione nel tentativo estremo, fatto dai giudici, di convincerla a confessare.
Johannes Kepler difese lealmente sua madre durante tutto il suo calvario e Katharina fu liberata nel 1621, ma morì solo sei mesi dopo.
5.I processi alle streghe di Salem
I fondatori Puritani delle colonie inglesi nelle Americhe portarono con loro (purtroppo) le idee europee sulla stregoneria e, nel 1692, l’isteria collettiva delle streghe raggiunse il suo apice negli Stati Uniti con i famigerati processi alle streghe di Salem.
I processi iniziarono dopo che un gruppo di ragazze del villaggio di Salem iniziarono ad avere attacchi di contorsioni e di urla e ad accusare diverse donne locali di averle stregate.
Venne istituito un tribunale speciale per esaminare i casi e, nel settembre del 1692, più di 150 uomini, donne e bambini vennero accusati di stregoneria.
La città giustiziò 19 persone mediante impiccagione, ma l’opinione pubblica si rivoltò ben presto contro i processi alle streghe e, nel 1711, un altro tribunale del Massachusetts annullò i verdetti di colpevolezza contro coloro che a Salem erano ancora accusati di stregoneria.
6.La strega che scappò
Uno degli ultimi processi alle streghe in Inghilterra fu quello di Jane Wenham nell’Hertfordshire, avvenuto nel 1712.
A seguito di una lite, un contadino locale accusò la Wenham di praticare la stregoneria, sostenendo che aveva fatto ammalare e morire il suo bestiame.
Wenham inizialmente negò di essere una strega, ma una pozione fu trovata nelle sue stanze e, successivamente, inciampò mentre recitava la preghiera del Padrenostro (che per la gente di allora costituiva già una prova di stregoneria).
Il processo alle streghe di Wenham però diventò presto una causa celebre nella società inglese e persino il giudice ebbe un’opinione indulgente.
Quando i pubblici ministeri dissero che i testimoni avevano visto volare la Wenham, il giudice in tutta risposta disse che il volo non era illegale.
Alla fine del processo Wenham venne dichiarata colpevole, ma il giudice annullò la sua condanna e sospese anche la pena di morte.
Jane Wenham morì quindi da donna libera nel 1730 grazie ad un giudice (uomo) che, andando contro il pensiero dei suoi contemporanei, la salvò.
Di Francesca Orelli
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