22 Novembre 2024
carote seconda guerra mondiale

Se hai sempre creduto che mangiare carote ti aiuti a vedere al buio, allora sei stato ingannato retrospettivamente da un gruppo di funzionari britannici degli anni Quaranta.

Secondo questa credenza popolare, il motivo per cui la Royal Air Force inglese ebbe tanto successo nel contrastare l’avanzata tedesca, o le incursioni notturne della Luftwaffe, era perché i suoi piloti mangiavano tante carote.

Niente di più sbagliato, perché questo spot pubblicitario nascosto, che elogia le proprietà della carota, venne progettato più per ingannare gli inglesi che per mettere paura al Terzo Reich.

Le carote: quando l’inganno diventò fondamentale per sconfiggere la fame

Dopo la caduta della Francia, avvenuta nel 1940, gli inglesi erano rimasti soli e tagliati fuori dal loro Impero dai sottomarini tedeschi, i cosiddetti U-Boot.

Mantenere gli inglesi ben nutriti sul fronte interno era fondamentale per continua a sostenere la lotta, ma le importazioni di cibo stavano diventando sempre più difficili da ottenere per la nazione insulare.

A quanto pare però il clima britannico si prestava molto bene per la coltivazione delle carote. C’era però un problema: il consumatore britannico era tutt’altro che entusiasta di questa novità.

Le carote, prima della Seconda Guerra Mondiale, non erano mai state molto popolari. Erano considerate infatti verdure da poveri, buone al più per gli orfanotrofi oppure come nutrimento per gli animali.

Tuttavia la produzione britannica di carote, proprio durante la Seconda Guerra Mondiale, aumentò del 300%.

Il governo si trovava quindi in una situazione molto difficile: c’era sì il cibo necessario per sopravvivere, e per mantenersi in salute, ma per contro questo cibo rischiava di andare sprecato o di finire nella pattumiera…a meno che non si riuscisse a cambiare l’atteggiamento degli inglesi.

Così il governo inglese, con una mossa molto furba, promosse ampiamente le carote, perché erano un alimento che non si doveva importare, quindi non era soggetto ad attacchi via mare, e costituiva anche un valido sostituto dei cibi già razionati.

Quindi, per spingere gli inglesi ad acquistare e a mangiare le carote, Winston Churchill disse una bugia bianca.

E i post per pubblicizzare le presunte proprietà delle carote, inclusa la visione notturna, si moltiplicarono e vennero collegati pure al successo della Royal Air Force.

In realtà la Royal Air Force era così efficace nelle sue missioni notturne a causa delle apparecchiature radar presenti a bordo dei suoi aerei, che erano di gran lunga superiori a quelle tedesche.

Proprietà delle carote: quanta verità c’era nella campagna pubblicitaria inglese?

Come per la maggior parte delle leggende, anche in questa c’era un fondo di verità.

Le carote, in primo luogo, hanno livelli molto alti di betacarotene e luteina, due antiossidanti che il corpo usa per produrre la vitamina A.

Questa vitamina aiuta l’occhio a convertire la luce in un segnale che può essere inviato al cervello per l’elaborazione delle immagini, specialmente in situazioni di scarsa luminosità

Ciò significa che le carote possono aiutare a migliorare la vista nelle persone carenti di vitamina A, ma per contro non aiuteranno le persone che hanno già buoni livelli di vitamina A ad ottenere una visione migliore.

Inoltre la cornea (la parte esterna trasparente dell’occhio) può essere danneggiata se una persona ha carenza di vitamina A.

In secondo luogo alcuni scienziati britannici hanno condotto esperimenti per vedere se, effettivamente, le carote potessero migliorare la visione dei piloti, ma di fatto questi studi non hanno scoperto particolari degni di nota.

Fu la tecnologia radar a bordo degli aerei da combattimenti inglesi, e non la loro dieta, a dare un notevole vantaggio agli aviatori.

Nel 1941, inoltre, un aereo britannico con equipaggiamento radar a bordo fece un atterraggio di emergenza in Francia e i tedeschi, dopo averne recuperato i resti, scoprirono la tecnologia usata dagli inglesi e non ci misero molto a metterla in pratica anche sui loro velivoli.

La campagna pubblicitaria, pertanto, era chiaramente destinata agli inglesi, e aveva uno scopo preciso: non far patire loro la fame e cercare, nel limite del possibile, di non importare cibo dall’estero e, di conseguenza, di incappare in attacchi via mare.

Di Francesca Orelli

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