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Coccodrilli bipedi nella Corea del Cretaceo

Sembra uscire da un B-movie horror anni 70, ma il coccodrillo gigante bipede è realmente esistito.

La scoperta è avvenuta analizzando una serie di impronte scoperte nella Formazione Jinju in Corea del Sud, un prezioso e ricco giacimento di fossili.

Contemporanei dei dinosauri, i coccodrilli erano sia terrestri che acquatici

Le orme, presenti in gran quantità e molto ben conservate, appartengono secondo i ricercatori a un bipede di grosse dimensioni, antenato dei moderni coccodrilli, vissuto fra i 110 e i 120 milioni di anni fa (nel Cretacico Inferiore).

Era ampiamente noto gli antichi coccodrilli fossero di frequente molto più adatti alla vita sulla terraferma rispetto ai loro discendenti, ma si trattava perlopiù di esseri lunghi un metro che lasciavano impronte di 2-3 centimetri, ed erano tutti quadrupedi; i ricercatori si trovano ora invece di fronte a orme fra i 18 e i 24 centimetri e le creature che camminarono su ciò che all’epoca era solo fango dovevano possedere una stazza impressionante, lunghi 2 o 3 metri. E bipedi.

Molto più grandi dei coccodrilli di oggi

Questa nuova specie è stata battezzata Batrachopus grandis, proprio per porre l’enfasi sulle dimensioni decisamente maggiori rispetto ai summenzionati Batrachopus, i cui resti abbondano soprattutto nel Nordamerica del Giurassico.

I paleontologi avevano in realtà già avanzato l’ipotesi dell’andatura su due zampe in relazione a grandi coccodrilli vissuti in precedenza, nel Triassico (più di 200 milioni di anni fa) basandosi sullo studio della loro anatomia, ma oggi ecco finalmente una prova decisiva, sebbene riferita a un periodo successivo.

Questa scoperta spiega inoltre un ritrovamento avvenuto nella stessa area nel 2012: le impronte presentavano in quel caso un pessimo stato di conservazione e non si era certi di chi le avesse lasciate, se uno pterosauro (erano essi stessi bipedi o quadrupedi?) o addirittura degli esseri umani.

Gli antichi coccodrilli non erano creature solitarie

Ma la Formazione Jinju è nel suo insieme una preziosa enciclopedia di impronte ben preservate, spesso in grado di mostrare nel dettaglio particolari come lo schema lasciato dai cuscinetti delle zampe o indizi sulla struttura ossea. Dalla disposizione delle tracce sappiamo inoltre che i Batrachopus grandis si muovevano in gruppo, quindi probabilmente avevano sviluppato un certo livello di socialità al pari dei dinosauri.

Già sapevamo che i coccodrilli appartengono a quel novero di creature apparse prima dei dinosauri e sopravvissute alla loro estinzione, ma man mano che gli studi proseguono emerge che le linee evolutive seguite erano assai più variegate di quanto potessimo supporre.

La ricerca, pubblicata su Scientific Report è guidata dal professor Kyung Soo Kim della Chinju National University of Education (Corea del Sud) con la collaborazione dell’Università del Colorado Denver (USA), del National Research Institute of Cultural Heritage (Corea del Sud) e dell’Università del Queensland, Brisbane (Australia).

Di Corrado Festa Bianchet

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