Il camino solare, detto anche camino termico, è una soluzione passiva in grado di garantire riscaldamento, raffreddamento e ventilazione degli ambienti a costo zero non solo in termini economici ma anche dal punto di vista ambientale.
Il sistema era già noto agli antichi persiani e oggi possiamo applicarlo sfruttando la tecnologia moderna. Diversi design sono sfruttabili, ma molti presentano in effetti l’apparenza di un convenzionale camino: una struttura alta e stretta ma più frequentemente rettangolare, sorta di enorme scatola di sigari; un rivestimento esterno in vetro permette alla sottostante parete dipinta con vernice nera di massimizzare la cattura della radiazione solare, generando calore.
Il principio della convezione
Nel periodo estivo, l’aria riscaldata all’interno del camino tende a salire verso l’alto uscendo dal camino stesso e risucchiando l’aria contenuta negli ambienti dell’edificio. In questo modo si ottiene ventilazione e l’ingresso di aria dal basso. La struttura può essere ulteriormente ottimizzata a questo scopo grazie alla creazione, laddove possibile, di un condotto sotterraneo dal quale far provenire aria ancor più fresca.
Il 19% dell’energia prodotta ogni anno viene usata per il condizionamento degli ambienti
In estate si sfrutta il principio opposto: la parte superiore del camino viene chiusa impedendo all’aria calda generata di uscire; quindi, le leggi di fisica la spingono a spostarsi verso le zone fredde all’interno, di fatto riscaldandole. L’efficienza e la convenienza di questo sistema passivo, integrabile anche in strutture preesistenti, appaiono chiare. Ma c’è un ulteriore vantaggio.
Un team della Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT) ha infatti preso in esame un nuovo edificio progettato fin dal principio tenendo conto della presenza del camino solare per poterne sfruttare appieno le qualità, il Mentone Reserve Pavilion di Kingston.
Più tempo per salvarsi la vita
Sfruttando lo stesso principio utilizzato nel processo di ventilazione durante il periodo estivo, infatti, in caso di incendio il camino termico è in grado di aspirare e gettare fuori i fumi e il letale monossido di carbonio, abbassando così la temperatura e incrementando nel contempo la visibilità, tutti fattori determinanti in caso d’emergenza; il risultato della ricerca è che il tempo concesso agli occupanti l’edificio per defluire e abbandonarlo in sicurezza in seguito a un incendio è passato da soli due minuti a quattordici. Una grande differenza che può salvare molte vite.
I camini solari vanno studiati e adattati di volta in volta in modo specifico a ciascun edificio, ma questo strumento passivo già remunerativo ed efficiente in base ai risultati del suo scopo principale vanta ora un’ulteriore ragione che spinge alla sua adozione ovunque possibile.
Di Corrado Festa Bianchet