Non bisogna essere appassionati di cinema o di fantascienza per conoscere il nome di Darth Vader (o Dart Fener, nelle prime traduzioni italiane della saga di Star Wars).
Lord Vader, che prima fu Anakin Skywalker, rappresenta per tutti una figura indelebile, che accompagna una storia di dolore, tradimento e violenza ad un look capace di influenzare non solo il mondo della cinematografia, ma addirittura la cultura nel mondo.
Dall’acquisizione, da parte della Disney, dei diritti sul capolavoro di George Lucas, anche il merchandising della saga si è intensificato a tal punto da portare in milioni di case (non solo di collezionisti) i manufatti del celebre villain, in particolar modo dell’iconica maschera nera.
Ma come nasce l’idea dietro alla maschera di Vader? Ecco 4 curiosità per saperne di più sull’argomento, ed espandere la propria conoscenza su un personaggio di fantasia che per alcuni assume quasi l’importanza di una divinità.
1. Chi c’è dietro la maschera?
La faccia più celebre con la quale Darth Vader è conosciuto è sicuramente quella di Hayden Christensen, soprattutto grazie ad un’interpretazione avvenuta nel corso della trilogia prequel, quando di fatto Lord Vader non solo non aveva la maschera, ma di fatto non esisteva ancora.
Nella trilogia originale il personaggio era interpretato da David Prowse, ma nell’ultimo episodio il volto malandato che si vede nel finale è quello di Sebastian Shaw. Prowse era stato scelto appositamente per la sua statura, fondamentale per conferire a Vader la sua aria minacciosa.
In post-produzione, in ogni caso, si decise di far doppiare il braccio destro dell’Imperatore a James Earl Jones, che possedeva una voce più roca e metallica. Per un attimo George Lucas aveva pensato addirittura ad Orson Welles, ma la sua voce sarebbe stata troppo facilmente riconoscibile e l’idea fu scartata.
2. A cosa serve davvero l’elmetto di Vader?
Il respiro profondo di Vader è un altro elemento diventato emblematico insieme al resto della sua figura. Dopo la “cocente” sconfitta contro il suo maestro Obi-Wan Kenobi, l’Impero salvò la vita a questa grande promessa del lato oscuro proprio grazie ad un’armatura che gli permettesse di restare in vita e respirare.
L’elmetto fornisce ossigeno continuamente, evitando un collasso delle vie respiratorie. Il celebre suono fu realizzato da Ben Brutt, sulla base dei respiratori usati dai sub.
3. Darth Vader può togliersi la maschera?
Sì, può toglierla (succede proprio ne “Il ritorno dello Jedi”, poco prima della sua dipartita), ma l’unico modo per non lasciarci le penne è quello di farlo nei suoi alloggi personali, i quali funzionano come una vera e propria camera iperbarica.
Le stanze sono predisposte per aumentare la pressione atmosferica, permettendo al potente Sith di respirare senza elmetto, e magari anche di riposarsi tra un’incursione e un’esecuzione di ribelli.
4. Chi ha progettato la maschera?
L’Impero, ovviamente! Ma se volessimo tornare per un secondo alla realtà, scopriremmo che il disegno originale della maschera e dell’armatura sono attribuibili a Ralph McQuarrie, che nel 1975 si adoperava per diversi concept che avrebbero poi costituito il cuore “visivo” delle idee di Lucas.
Inizialmente Vader era stato pensato senza elmetto. L’idea originale, però, prevedeva che questo losco figuro riuscisse a muoversi anche nello spazio aperto.
Fu per questo che McQuarrie decise di dotarlo di una sorta di tuta spaziale, che però richiamasse anche l’armatura di un samurai. La realizzazione materiale fu ad opera di John Mollo, premio oscar nel 1978 proprio per i costumi di “Una nuova speranza”.
di Daniele Sasso
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