I passi avanti della medicina moderna, la quale oggi permette di salvare milioni di vite ogni giorno, non sono di certo arrivati senza sperimentazioni ed errori.
Anche la chirurgia ha dovuto affrontare tanti periodi di transizione, prima di permettere il raggiungimento di risultati incredibili come quelli attuali.
Nella sua attività pioneristica, Robert Linston viene ricordato per una serie di aneddoti che hanno reso celebre la sua figura nell’universo della medicina. Non tutte, però, sono storie che rendono onore al medico scozzese, più di una volta protagonista di vicende non del tutto edificanti.
Nella prima metà del XIX secolo, il chirurgo divenne famoso per la particolare capacità di amputare una gamba in meno di due minuti e mezzo, aumentando notevolmente le possibilità di sopravvivenza dei propri pazienti. È stato riportato come una volta, però, nell’eccessivo entusiasmo di tagliare, anche i testicoli del paziente furono asportati via da Linston.
Il 21 dicembre 1846, attraverso l’utilizzo dell’etere, il chirurgo fu ufficialmente il primo in Europa ad eseguire un’operazione con moderna anestesia. Nonostante ciò, pare che il metodo fosse stato già sperimentato pochi mesi prima da due colleghi americani presso il Massachusetts General Hospital.
Un altro episodio famoso è rappresentato da quella volta in cui Liston discusse insieme ad un collega riguardo alla massa pulsante presente sul collo di un ragazzo. La disputa verteva sulla natura della protuberanza, ovvero se si trattasse di un aneurisma dell’arteria carotide oppure di un tumore.
Nella convinzione che in un paziente così giovane non si potesse presentare un aneurisma, Liston estrasse un bisturi e perforò di netto la massa. Dall’arteria cominciò ad uscire una gran quantità di sangue, e il povero ragazzo morì dissanguato dopo pochi secondi. L’arteria viene conservata ancora oggi al museo della patologia del college di Londra.
Liston rimosse anche da un paziente un tumore allo scroto del peso record di 20 kg. Si racconta come la massa fosse talmente abnorme che l’uomo dovette trasportarla a casa con una carriola.
L’incidente più celebre rimane però quello che riguarda un’operazione estremamente goffa e sfortunata. Mentre Liston amputava l’ennesima gamba della sua stravagante e macabra carriera, finì col tranciare anche le dita del suo assistente.
La tragedia si consumò con la velocità tipica dei suoi interventi: sia il paziente che l’assistente morirono di cancrena, ma non solo. Uno spettatore che assisteva all’operazione perse la vita per lo spavento derivato da tutto il sangue e il trambusto.
Nella storia della medicina, questa rimane ancora oggi l’unica operazione mai effettuata con un tasso di mortalità del 300%.
di Daniele Sasso
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