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12 invenzioni dei nativi americani che sono usate ancora oggi

Dalle vette del Sud America all’Artico, i nativi americani hanno sviluppato decine di invenzioni – kayak, occhiali protettivi, biberon, metodi per il controllo delle nascite, colture alimentari geneticamente modificate e farmaci analgesici – che hanno permesso loro di sopravvivere e di prosperare ovunque vivessero.

Anzi, nei fatti i primi esploratori europei che raggiunsero l’emisfero occidentale furono talmente colpiti dai loro risultati che, per cercare di spiergarli in modo “logico”, si sentirono in dovere di inventare storie sui nativi americani discendenti dagli antichi commercianti fenici o da una tribù perduta di Israele.

“Gli europei non si rendevano conto dell’ingegno o della conoscenza che avevano i nativi americani e continuavano a saccheggiare il mondo che li circondava” ha rivelato Gaetana De Gennaro, specialista di supervisione del National Museum of the American Indian di New York, che gestisce tra le altre cose una mostra interattiva permanente sulle invenzioni dei nativi americani.

Poiché vari gruppi di nativi americani erano collegati attraverso le rotte commerciali, le nuove invenzioni create da un gruppo potevano diffondersi rapidamente da nord a sud e da est a ovest, ha sottolineato De Gennaro, membro della tribù Tohono O’odham, situata oggi nell’Arizona meridionale.

1.Mais

In apparenza potrebbe avere ben poco valore, ma in realtà il mais era già considerato una ricchezza dagli antichi contadini che avevano cominciato a coltivarlo 10’000 anni fa.

I nativi americani, quando i coloni europei giunsero nelle loro terre, insegnarono loro a coltivarlo e, poco dopo, il mais arrivò anche in Europa, dove si espandette a vista d’occhio.

Pochi però sanno che il mais è stato creato grazie all’intervento umano, in particolare ai nativi americani del Sud America.

Gli agricoltori del Guatemala settentrionale e del Messico meridionale iniziarono ad coltivare e a selezionare il teosinthe, un’erba selvatica, per molte generazioni, fino a creare chicchi abbastanza morbidi da poter essere mangiati dagli uomini.

Una volta creata la pianta del mais, la stessa si diffuse in tutto l’emisfero occidentale.

2.Gomma da cancellare

Alcune invenzioni dei nativi americani furono rubate dagli europei, che avevano reti commerciali e infrastrutture adatte per commercializzarle e migliorarle.

Una di queste era la gomma, un materiale prodotto dai nativi americani, che venne portato da Cristoforo Colombo in Europa.

Dopo che Charles Goodyear sviluppò il processo di vulcanizzazione nel 1830, di modo da consentire alla gomma di resistere al caldo e al freddo, i coloni europei svilupparono vaste piantagioni di alberi della gomma in Asia per produrre la materia prima per le loro fabbriche.

Oggi non solo la gomma è utilizzata in tutto il mondo, ma la troviamo anche nelle gomme per cancellare, nelle suole delle scarpe e in altri accessori che utilizziamo tutti i giorni senza rendercene conto.

3.Kayak

Gli Inuit dell’Artico svilupparono il concetto di una piccola imbarcazione, stretta e leggera, con il pozzetto sigillato per proteggere il canoista dal rischio di affondare nel caso in cui la barca si fosse capovolta.

I kayak classici erano realizzati interamente con materiali naturali, con interni fabbricati in legno o con ossa di balena, ed erano ricoperti di pelli di foca cucite tra di loro o di altre pellicce di animali.

Oggi invece i kayak, per lo più, sono costruiti con materiali moderni come plastica e fibra di carbonio, ma il design è sostanzialmente lo stesso di quello dei loro antenati.

4.Occhiali da neve

Sempre gli Inuit, questo per rendere ancora più semplice la vita nelle lande gelide dell’Artico, crearono i primi esemplari di occhiali da neve, fatti in legno, ossa, corna o pelle per riparare gli occhi dalla sovraesposizione alla luce solare riflessa dalle distese di neve.

“Li avevano dotati anche di una fessura per simulare il modo in cui strizzare gli occhi. Così facendo, hanno ridotto anche in modo percettibile i raggi ultravioletti che potevano entrare negli occhi.”

Gli occhiali da neve degli Inuit erano i predecessori non solo dei moderni occhiali da sci, ma anche degli occhiali da sole, che ancora oggi vengono usati in spiaggia, e non solo, per proteggere gli occhi dai raggi UV oltre che come accessorio fashion nei locali più in.

5.Ponte sospeso

Non l’ideale per chi soffre di vertigini, ma di certo molto comodo per chi vuole abbreviare il tragitto durante una passeggiata e non essere costretto a circumnavigare valli intere.

Gli Inca del Sud America, qualche secolo fa, capirono come intrecciare erbe di montagna e altre piante per farne cavi robusti.

Alcuni di questi cavi, oltre ad essere spessi come il corpo di un uomo adulto, vennero anche usati per costruire ponti sospesi molto forti e capaci di estendersi sopra le gole e da reggere anche il peso degli animali da soma oltre che degli esseri umani.

Alcune di queste strutture non solo coprivano distanze ben più lunghe di quelle che erano riusciti a raggiungere gli architetti europei del tempo con la pietra, ma ancora oggi, il loro design viene utilizzato per la costruzione dei moderni ponti sospesi in acciaio.

L’ultimo degli antichi ponti sospesi in stile Inca, tuttora utilizzato e che si può attraversare, si trova nella provincia di Canas, in Perù, e passa sopra una gola molto stretta.

6.Orti rialzati

Gli indiani dell’America Centrale e Meridionale, per assicurarsi un raccolto maggiore, inventarono una tecnica per arricchire il suolo e “accastarlo” allo scopo di costruire appezzamenti di giardino rialzati, chiamati chinampas, sui terreni paludosi e sui laghi.

Questa tecnica è considerata dagli studiosi come l’antenata dei moderni orti e giardini a letto rialzato, che si possono trovare nelle città e che vengono usati per la moderna produzione di frutta e verdura da parte delle aziende.

7.Biberon

Gli Irochesi, un giorno, presero un budello di orso essiccato e unto e aggiunsero un capezzolo ricavato dalle penne di un uccello per creare bottiglie che potevano essere usate per nutrire i neonati.

E, anche se il pensiero potrebbe rivoltare un po’ lo stomaco di noi “civili europei”, l’idea venne subito rubata dai primi visi pallidi e, poco più tardi, diede vita ai moderni biberon.

8.Anestetici e antidolorifici topici

Mentre in Europa ci si curava del dolore provato dai pazienti, anzi, i medici sembravano voler fare di tutto per procurarne ancora, i guaritori degli indiani d’America cominciarono a mettere a punto una serie di preparati per dare sollievo dal dolore.

In quella che ora è la Virginia, i nativi usavano l’erba di Jimson come analgesico topico, tritando la radice per farne un cerotto che applicavano a lesioni esterne come tagli e contusioni.

I guaritori, intanto che nel Vecchio Continente l’anestesia era ancora lontana dall’essere inventata e si eseguivano amputazioni con una sega e mettendo in bocca al malcapitato un pezzo di legno, somministravano anche ai loro pazienti delle erbe per “intontirli” o “addormentarli” mentre mettevano a posto ossa rotte.

Un altro rimedio che veniva usati dai nativi americani contro il dolore e le infiammazioni era il tè preparato con la corteccia del salice nero americano, che contiene la salicina chimica.

Una volta entrata nel corpo, la salicina produceva l’acido salicilico, il principio attivo che si trova ancora oggi nelle moderne compresse di aspirina.

Gli indiani usavano anche la capsaicina, una sostanza chimica presente nei peperoncini, per alleviare il dolore topico.

9.Siringhe

I nativi americani, secondo il libro Technology in America: A brief story, crearono anche siringhe fatte di vesciche di animali e ossa di uccelli per iniettare direttamente i farmaci in vena.

Questa tecnologia, in Europa, apparve soltanto nel 1850, quando il medico scozzese Alexander Wood iniziò ad usare gli aghi per iniettare la morfina direttamente nel braccio dei pazienti e alleviare così il dolore.

10.Amache

Quando Cristoforo Colombo sbarcò nei Caraibi, trovò gli indigeni che riposavano sulle amache, dei letti fatti di reti di cotone e sospesi tra due alberi o pali.

Le amache erano così comode e convenienti che i marinai europei non solo se ne innamorarono a prima vista, ma iniziarono a montarle anche sulle loro navi e sui loro mercantili e ad usarle per dormire.

11.Contraccettivi orali

La pillola anticoncezionale non è un’invenzione moderna né tanto meno made in Europe: le donne delle tribù Navajo e Shoshone usavano i semi del sasso, noto anche come Columbia Puccoon, per tenere sotto controllo le nascite.

E questo molto prima che l’industria farmaceutica europea avesse l’idea di sviluppare i contraccettivi orali.

12.Colluttorio

Alcune popolazioni del Nord-Est e del Nord America usavano i fiori selvatici del filone d’oro (Coptis trifolia) come colluttorio per i denti e anche come trattamento per combattere i dolori gengivali e orali.

Di Francesca Orelli

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