Michael Stone, psichiatra forense e docente alla Columbia University, ha sviluppato quella che può essere definita come una vera e propria scala della malvagità. Lo strumento si propone come mezzo per valutare i diversi gradi di aggressività e le pulsioni tipiche delle psicopatie che conducono gli individui a cadere nel loro lato più oscuro.
La scala della malvagità è stata basata su un’analisi dettagliata di oltre 600 criminali. Lo psichiatra ha preso come riferimento i diversi profili dal punto di vista genetico e ambientale, cercando di identificarne le personalità per comprendere meglio i fattori per categorizzare 22 livelli che esprimono un continuum che definisce ogni genere di atrocità.
Il primo livello rappresenta un gruppo a parte, nel quale vengono presi in considerazione quegli atti di violenza che non dipendono da problematiche psicologiche.
Livello 1: si riferisce alla semplice auto-difesa. In questo caso non vi sono tratti di psicopatia. Queste persone, secondo la scala, non sono malvage.
Dal 2° livello al 7° sono inclusi tutti i profili che commettono omicidi per gelosia, che sono mossi dal desiderio di vendetta e che sono anche in grado di agire come complici, al punto di collaborare a un atto violento. Queste persone non presentano tratti psicopatici.
Livello 2: delitti passionali commessi da persone immature o egocentriche.
Livello 3: corrisponde ad un omicidio compiuto su ordine di un leader carismatico. Un esempio classico di questo livello è rintracciabile in Leslie Van Houten, membro della “famiglia” di Charles Manson che uccise semplicemente perché Manson glielo aveva ordinato.
Livello 4: persone che uccidono per legittima difesa, ma che inizialmente non hanno esitato a generare la rissa o l’aggressione stessa.
Livello 5: persone traumatizzate (per lo più che hanno subito abusi) che, travolte dalla rabbia, non esitano a vendicarsi.
Livello 6: assassini che a causa della loro impulsività commettono un omicidio come risultato di un attacco isolato di rabbia incontrollata.
Livello 7: individui caratterizzati da una personalità estremamente narcisista, i quali uccidono per gelosia o per passione.
Questi sono solo i primi due gruppi dei quattro che compongono la scala, ma racchiudono già una buona parte dei comportamenti aggressivi che spesso hanno portato a casi di cronaca nera ricordati nella storia per la loro efferatezza.
di Daniele Sasso