L’Enterprise lascia (temporaneamente) lo Smithsonian
Il National Air and Space Museum a Washington è non solo il più popolare fra i 19 musei gestiti dalla prestigiosa Smithsonian Institution, ma con oltre sei milioni di presenze ogni anno è regolarmente fra i cinque in assoluto più visitati al mondo.
Fra pezzi originali e copie fedeli (oltre a un cinema IMAX, un planetario e un osservatorio astronomico), l’area espositiva è un summa della storia dell’aviazione e dell’epopea della conquista dello spazio, dall’aereo dei fratelli Wright al Modulo di Comando Columbia della missione Apollo 11 al Bell X-1 Glamorous Glennis, il primo velivolo a infrangere il muro del suono. Fra tutte queste affascinanti dimostrazioni del genio umano trova posto un’installazione particolare, l’unico veicolo mai realmente esistito a cui sia concesso l’onore di essere ospitato in questa sede dello Smithsonian: l’USS Enterprise NCC 1701 (senza lettere) di Star Trek.
Sì tratta del modello originale usato negli anni 60 durante le riprese della celebre serie televisiva, donato al museo dalla Paramount nel 1974.
La fantascienza in generale e Star Trek in particolare sono da sempre fonte d’ispirazione e stimolo per i giovani verso la scelta di una carriera scientifica, non solo in ambito aerospaziale o astrofisico, e la serie creata da Gene Roddenderry è per di più nota per la grande influenza sociale e il messaggio positivo costituito dall’equipaggio internazionale e multirazziale dell’Enterprise stessa. Non sorprende perciò un’istituzione dedita alla ricerca scientifica e al progresso dell’umanità intera abbia voluto riservare un posto speciale al simbolo tecnologico del telefilm, che risulta in effetti una delle attrazioni più popolari, pur circondata da tante pietre miliari del “mondo reale”.
Il National Air and Space Museum dovrà tuttavia fare a meno di questo suo pezzo forte nell’immediato futuro: l’intera struttura è infatti dal 2018 sottoposta a un processo di rinnovamento con lavori che interessano di volta in volta aree diverse dell’edificio in modo che il museo resti in gran parte visitabile evitando una chiusura totale. E adesso tocca all’Enterprise farsi da parte per un po’. Il modello, lungo poco più di tre metri e mezzo, è realizzato in legno e le analisi cui è stato sottoposto confermano la necessità di preservarlo in condizioni di luminosità e temperatura accuratamente controllate, come si confà a un’opera d’arte. Anche da questo derivano i problemi relativi a un’eventuale installazione in altra sede; si è quindi ritenuto mettere a riposo l’astronave sia la scelta più opportuna.
A riposo ma non certo decommissariata, come avvenne nel terzo film della saga in versione cinematografica: ci sarà da attendere probabilmente fino al 2026, quando il progetto di ammodernamento del museo sarà completato in tempo per il cinquantesimo anniversario della struttura. In quel momento, l’Enterprise ritroverà il posto che le spetta nell’area denominata Boeing Milestones of Flight Hall, per la gioia degli appassionati di scienza e fantascienza di oggi e di domani.
[Foto: “NCC-1701 USS Enterprise” di -Jeffrey- licenza CC BY-NC-ND 2.0]
Di Corrado Festa Bianchet
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