I primi esseri umani in America, secondo quanto sostenuto dagli esperti, arrivarono all’incirca 16’600 anni fa e, a confermarlo, ci sarebbero anche gli strumenti in pietra e i frammenti di ossa di animali che sono stati rinvenuti nella parte occidentale degli Stati Uniti.
Gli oggetti, che sono stati ritrovati in un sito archeologico nei pressi della città di Idaho, sono stati analizzati con il carbonio 14 dagli scienziati per stabilire a quale periodo storico appartenessero.
Con i loro 16’600 anni non solo sono i reperti più antichi mai ritrovati finora in America, ma lo scavo stesso di Idaho si è guadagnato l’appellativo di “scavo più antico degli Stati Uniti”.
Gli scienziati hanno rivelato che i primi esseri umani vissero, o passarono lì, quando il ghiaccio ricopriva ancora la maggior parte del Nord America. Questo periodo storico è conosciuto oggi come l’Era Glaciale.
Durante questo periodo i grandi mammiferi, come i mastodonti, le tigri dai denti a sciabola e i cammelli vivevano nel Nord America.
I reperti includono quattro pietre tagliate, che venivano utilizzate per tagliare e per raspare, pezzi di legno bruciato, roccia annerita dal fumo, frammenti di ossa di animali e denti di cavallo. I cavalli una volta erano una specie nativa del Nord America, ma poi si estinsero.
Primi uomini: un lungo viaggio intorno al mondo
Gli scienziati hanno sempre affermato che i primi uomini comparvero all’incirca 300’000 anni fa in Africa e che, solo molto più tardi, cominciarono ad esplorare il mondo.
E ci sono stati anche molti dibattiti scientifici su quando i primi uomini fossero arrivati nelle Americhe. Alcuni, ancora oggi, sostengono che siano riusciti a raggiungere il Nord America nel periodo in cui la Siberia e l’Alaska si toccarono, formando così un ponte per il nuovo continente.
Invece la nuova scoperta supporta la tesi che la prima migrazione umana verso le Americhe passò per la costa del Pacifico.
“Il fiume Columbia avrebbe dato ai primi americani la loro prima strada verso le lande meridionali del continente ghiacciato” ha dichiarato Davis, un esperto di storia americana.
Il Columbia è uno dei fiumi più grandi del mondo, che scorre dall’Oceano Pacifico al Nord America. Avrebbe quindi fornito un accesso “facilitato” ai primi migranti americani per attraversare le grandi lande del Nord America.
I ricercatori hanno notato che, gli oggetti utilizzati per cacciare e per scuoiare le prede che sono stati rinvenuti nel sito vicino ad Idaho, erano molto simili a quelli che sono stati trovati nel nord del Giappone:
“Probabilmente c’è stato uno scambio culturale tra i primi uomini che abitavano allora l’area del Pacifico.”
Di Francesca Orelli
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