30 menhir e uno scheletro umano, secondo quanto riportato dal magazine The Connexion, sono stati scoperti nella Francia centrale durante un’indagine archeologica condotta lungo una strada in costruzione.
I menhir, chiamati anche monoliti, misurano tra il metro e il metro e mezzo e sono stati collocati in una formazione nord-sud, dal più piccolo al più grande, lungo un sentiero che si estende su 153 metri.
Uno dei monoliti è stato scolpito in una forma antropomorfica raffigurante un soggetto femminile con una testa rotonda, due spalle e due piccoli seni.
I ricercatori del National Institute of Preventive Archeological Research hanno stimato che il monumento possa risalire tra il 10’000 e il 6’000 avanti Cristo.
Per quanto riguarda invece lo scheletro, che apparteneva presumibilmente ad un uomo alto, è stato ritrovato al centro di un quadrangolo di rocce lungo quasi 14 metri e largo 7 metri.
Menhir: a cosa servivano?
I menhir, entrati nell’immaginario popolare grazie alle avventure di Asterix e Obelix (come non dimenticare Obelix quando li portava letteralmente dietro la schiena e, di tanto in tanto, ne faceva cadere uno sopra il druido Panoramix o sopra uno degli altri personaggi dell’universo di Goscinny e Uderzo?), sono dei megaliti in pietra che, durante il Neolitico, vennero scolpiti a migliaia in Francia, e anche in Bretagna, dagli uomini e issati in verticale.
I più grandi che siano mai stati scoperti finora, soprattutto in Bretagna, arrivano a misurare anche 20 metri di altezza! Il più famoso sito di menhirs si trova a Carnac, nel Morbihan, dove i megaliti si estendono su una lunghezza di ben 4 chilometri.
Ancora adesso, malgrado gli archeologi ci stiano lavorando su, non è ancora chiaro a cosa potessero servire, anche se la maggioranza degli esperti pensa che venissero utilizzati per lo più per fini religiosi e magici e, soltanto in casi rarissimi, come sepoltura per le persone importanti (in questo caso venivano predisposti a cerchio intorno ad una pietra più grande, di forma rettangolare o quadrata), come i capi tribù.
Alla caduta dell’Impero Romano, e con l’avanzata sempre più incalzante del Cristianesimo, alcuni menhirs, anche se per fortuna non tutti, vennero “cristianizzati” per soppiantare i riti pagani ( un esempio? Il menhir di Saint-Uzec, che riporta scolpiti molti simboli cattolici e una croce).
Di Francesca Orelli
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