23 Novembre 2024
strumenti-in-pietra-ominidi
Una nuova ricerca porta a retrodatare lo sviluppo di utensili da parte dei nostri lontani antenati. Per la datazione si è rivelata importante l'inversione del campo magnetico terrestre.

L’uso di strumenti lavorati da parte dei nostri antenati ominidi è precedente a quanto ritenuto finora, rivela l’analisi di reperti ritrovati a Bokol Dora, nella regione etiopica dell’Afar, a soli 45 km da dove fu scoperta Lucy, l’australopiteco rivelatosi fondamentale per ricostruire l’evoluzione della nostra specie. La ricerca è stata pubblicata sul sito del PNAS, Proceeding of the National Academy of Science.

Le pietre lavorate più antiche risalivano a 2,58 milioni di anni fa, periodo in cui le tecniche impiegate per la scheggiatura subirono una svolta importante divenendo più raffinate e portando allo sviluppo di una vera e propria industria litica, soprattutto nella zona fra la Tanzania e l’Etiopia. La produzione di utensili divenne insomma sistematica.

La stratificazione in cui sono stati rinvenuti i reperti di Bokol Dora è tuttavia più antica. Il campo magnetico terrestre è soggetto a periodiche inversioni, ovvero il polo nord e il polo sud si “scambiano di posto”. Perché ciò avvenga non è chiaro, ma nelle rocce in formazione resta una sorta di firma: le piccole quantità di minerali ferromagnetici contenuti nel magma si “orientano” seguendo le linee del campo magnetico terrestre cui sono sottoposte in quel momento e quando la lava si solidifica questa sorta di “ago della bussola” resta fisso in quella posizione.
Sappiamo che 2,58 milioni di anni fa si verificò una di queste inversioni e gli utensili rinvenuti a Bokol Dora sono a essa precedenti mentre quelli analoghi rinvenuti in passato sono successivi a tale data.

I più antichi strumenti in pietra mai ritrovati risalgono in realtà addirittura a 3,3 milioni di anni or sono, in Kenya, ma non è chiaro se questa scoperta avvenuta nel 2011 possa indurre a retrodatare la comparsa della specie homo attualmente situata a 2,78 milioni di anni in base al ritrovamento nel 2013 di una mascella fossilizzata nel sito di Ledi Geraru, anch’esso nell’Afar, o piuttosto e più probabilmente confermare che l’utilizzo di utensili non era esclusiva degli ominidi ma anche di altri primati, scimmie nostre “cugine” evolutesi parallelamente ai nostri antenati diretti.

(Foto: David R. Braun, CC-BY-SA 2.0)

Di Corrado Festa Bianchet

3 thoughts on “Scoperti gli utensili più antichi manufatti da un ominide

Rispondi

Sito in Manutenzione