Un team di archeologi gallesi, nella giornata di ieri (25 giugno 2019), ha riportato alla luce numerosi manufatti dal primo sito di sepoltura di carri celtici rinvenuto nel sud della Gran Bretagna.
Due ruote di ferro e una spada, provenienti dai resti di un carro della tarda Età del Ferro, sono stati recuperati durante unoscavo nel Pembrokeshire.
Il luogo esatto del ritrovamento rimane un segreto e segue la scoperta di oggetti decorativi da parte di un appassionato di metal detector, avvenuta a febbraio 2018.
Gli archeologi avevavo già sospettato che avrebbero scoperto di più sotto i terreni agricoli in cui l’appassionato di metal detector, Mike Smith, ha rinvenuto un gran numero di reperti associati ad un carro.
Dopo una prima investigazione, avvenuta a giugno 2018, un nuovo scavo è stato iniziato tra marzo e aprile 2019, quest’ultimo finanziato dal Museo Nazionale del Galles insieme a Cadw e al National Lottery Heritage Fund.
La squadra ha scoperto fino ad adesso manufatti in bronzo, le raggiere in ferro delle ruote dei carri e una spada di ferro.
Adam Gwilt, principale curatore della sezione archeologia preistorica del Museo Nazionale del Galles, ha dichiarato:
“È il primo cimitero di carri finora rinvenuto non solo nel Galles, ma in tutto il sud della Gran Bretagna. I carri, sia come veicoli da cerimonia che da guerra, venivano utilizzati per esibire la potenza e l’identità dei proprietari o dei gruppi tribali nella Britannia della tarda Età del Ferro, come dimostrano alcune delle splendide decorazioni che abbiamo rinvenuto sui reperti.”
Per il momento non si sa ancora molto sul proprietario, ma Gwilt ipotizza che i pezzi dei carri appartenevano ad un uomo, o anche ad una donna, di spicco che viveva all’interno di queste comunità.
Il Museo Nazionale del Galles spera di riuscire ad acquistare gli altri oggetti dal signor Smith, di modo che possano essere esposti accanto alle ruote e alla spada del carro nel Museo Nazionale di Storia di Saint Fagans.
Parlando del ritrovamento, la dottoressa Kate Roberts ha aggiunto che, una scoperta simile, è facile che stuzzichi l’immaginazione “È normale chiedersi chi fosse l’auriga di questo carro e come fosse il mondo in cui viveva.”
Studiando questi reperti, gli archeologi sperano di riuscire a scoprire di più sul periodo in cui l’Impero Romano stava per spazzare via il Galles.
Di Francesca Orelli