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Giappone: quando la genetica moderna si rivela fondamentale per risolvere un grande mistero archeologico (I parte)

I ricercatori dell’Università di Tokyo sono riusciti a condurre un censimento delle persone che vivevano in Giappone circa 2500 anni fa utilizzando i cromosomi Y degli uomini che vivono sulle isole del Giappone moderno.

L’analisi dei genomi moderni, per la prima volta, è riuscita a determinare le dimensioni di un’antica popolazione umana prima che venisse raggiunta da un altro gruppo antico separato:

“Le prove trovate nei siti archeologici sono state usate in passato per determinare la vastità di questa popolazione, ma la difficoltà e l’imprevedibilità nel trovare quei siti sono un grosso limite. Ora invece abbiamo un metodo che utilizza una grande quantità di dati moderni” ha dichiarato Jun Ohashi, esperto di genetica evolutiva umana e capo del gruppo di ricerca che ha eseguito l’analisi.

L’attuale teoria sulle migrazioni umane in Giappone è che gli abitanti originari, i Jomon, abbiano incontrato circa 2500 anni fa una popolazione separata provenienti dalla penisola coreana, gli Yayoi.

Durante quel periodo le temperature globali, insieme al livello del mare, diminuirono in maniera importante, mettendo in difficoltà il popolo cacciatore-raccoglitore degli Jomon.

Quando il popolo Yayoi arrivò, portò l’agricoltura del riso in Giappone, fattore che avrebbe portato un approvvigionamento più stabile sia per i Jomon sopravvissuti sia per i “migranti” Yayoi.

La minore quantità di siti Jomon però non ha portato conferme sull’effettivo declino della popolazione, pertanto il team del professor Ohashi ha deciso di scavare nel genoma umano per risolvere questo mistero.

I ricercatori hanno quindi iniziato a confrontare le sequenze cromosomiche Y degli uomini giapponesi moderni con quelle degli uomini coreani e degli altri paesi dell’Asia Orientale.

I cromosomi Y vengono trasmessi di padre in figlio, con pochissimi cambiamenti, nel corso delle generazioni, quindi le sequenze di cromosomi Y moderni possono dare indicazioni affidabili sui cromosomi Y degli uomini di migliaia di anni fa. 

I ricercatori hanno utilizzato campioni di DNA raccolti prima del 1990 da 345 uomini le cui famiglie provenivano dalle tre isole principali di Honshu, Shikoku e Kyushu.

Il gruppo ha identificato una sequenza di DNA che solo gli uomini giapponesi avevano. 

Quella sequenza probabilmente proveniva dal popolo degli Jomon.

In seguito i ricercatori hanno identificato altre sei sequenze molto comuni tra gli uomini giapponesi e gli altri uomini dell’Asia Orientale (coreano, vietnamita, cinese), che probabilmente provenivano dal popolo Yayoi.

Di Francesca Orelli

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